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Archiviare rapidamente la sconfitta incassata mercoledì a Siracusa nell’anticipo di campionato, recuperare le energie, sia mentali che fisiche, e tuffarsi a capofitto nel primo atto di un duello che rappresenta uno snodo cruciale dell’annata. Nell’incontro valevole per l’andata dei quarti di finale di Euro Cup la BPER Rari Nantes Savona sfida alla Zanelli, fischio d’inizio previsto domani alle ore 19:00 con diretta streaming sul canale YouTube della European Aquatics, lo Spandau Berlino. Il doppio confronto con lo Jadran Herceg Novi ha sancito, per il terzo anno consecutivo, l’ingresso dei biancorossi tra le migliori otto del secondo torneo continentale per club. La squadra rientra, senza dubbio, nel novero delle favorite per la vittoria finale ma a patto di continuare a giocare con la straordinaria intensità agonistica che la contraddistingue e senza prestare il fianco a pericolosi cali di tensione che potrebbero rivelarsi letali. Quelle con i montenegrini sono state due battaglie nelle quali il gruppo ha dovuto giocare al meglio per superare l’insidioso avversario. Eliminare lo Spandau significherebbe tagliare il traguardo della Final Four ed affrontare in semifinale la vincente di Vouliagmeni-Primorje. Il livello ora si alza ulteriormente contro un’altra rivale che ha disputato la Champions, ha battuto sia Marsiglia che Vouliagmeni e perso in extremis la qualificazione ai quarti. Negli ottavi contro il Circolo Canottieri Ortigia i tedeschi hanno confermato di essere formazione quadrata che trova il suo punto di forza nel tandem di centroboa formato dal colosso Cuk, autentica spina nel fianco della difesa siciliana nella sfida di ritorno, e dal montenegrino Banicevic. Quella allenata da Markovic, subentrato a stagione in corso a Kechagias, è compagine che conta su un roster nel quale si mescolano con sapienza i giovani talenti tedeschi con il nucleo di giocatori stranieri provenienti da varie nazioni. Sul perimetro spiccano, tra le varie individualità, il mancino americano, ex Posillipo, Abramson, il romeno Prioteasa, il difensore magiaro Sedlmayer e l’attaccante di posizione 4 Strelezkij

 

Credit: Enrico Testa